Olive di Sant'Agata

Passeggiando per le vie del centro di Catania capita spesso di vedere nelle vetrine delle pasticcerie queste meraviglie

sono le olivette di sant'Agata, patrona della città.
La leggenda vuole che la santa, perseguitata dai pagani fosse in fuga e si sia abbassata per allacciarsi il sandalo quando dalla terra nacque un alberello di olivastro (olivo selvatico) che la nascose dagli inseguitori e la sfamò con i suoi frutti.
A parte la storia, le olivette sono un dolce tradizionale della festa che ormai si trova tutto l'anno
la ricettina è facilissima:
500g di mandole pelate triturate
500g di zucchero a velo (più lo zucchero semolato per la "decorazione")
1dl di acqua
essenza di mandorle amare
1 bustina di vanillina
2-3 cucchiai di rum o di rosolio
colorante alimentare verde (anticamente si usava il succo degli spinaci crudi)

Sciogliere lo zucchero a velo nell'acqua e lasciarlo sul fuoco finchè non raggiunge il "filo". Spegnere il fuoco e mescolare a questo punto tutti gli ingredienti rimasti fino ad ottenere un impasto omogeneo come consistenza e colore. A questo punto formare delle palline olivose, ripassarle nello zucchero semolato e lasciar riposare per qualche ora. Ora sono pronte per essere decorate con delle foglioline vere o di zucchero e soprattuto per essere mangiate.
Come varianti le olivette possono essere fatte in parte o totalmente con i pistacchi di Bronte al posto delle mandorle o intinte nel cioccolato fondente fuso.
Purtroppo non ho le foto delle mie, non sono sopravvissute alle due ore di riposo, c'èrano quelle cavallette dei miei fratelli in giro

che belle!!!!!!!!!! sembrano molto interessanti! adoro le ""cose tipiche""!